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Salvia officinale, detta anche erba sacra
Famiglia: Labiatae (Lamiaceae)
Parti utilizzate: sommità fiorite.
Botanica: piccolo arbusto sempreverde con fusto ramificato pubescente e foglie grandi, oblunghe, feltrose al tatto, di colore verde-grigiastro e odore caratteristico. I fiori, a verticillo, con bratee violacee caduche, sono riuniti in spighe terminali, con corolla dal caratteristico aspetto bilabiato; non fa frutti. Originaria dell’Europa meridionale, soprattutto delle regioni mediterranee, viene coltivata su terreni aridi e soleggiati in vari Paesi fino a 800 metri sul livello del mare.
Costituenti principali: olio essenziale (0,8-2,5%), triterpeni, tannini, catechici, fenolacidi, flavonoidi.
Proprietà: aupeptico, antispasmodico, antisettico, antisudorifero, diuretico, tonico generale, emmenagogo, ipoglicemizzante, cicatrizzante.
Impiego terapeutico: dispepsia, atonia gastrointestinale; iperidosi (mani, piedi e ascelle); turbe mestruali (mestruazioni dolorose, amenorrea, dismenorrea), disturbi della menopausa (vampate di calore); ipotensione; nervosismo e depressione; influenza e raffreddore; frigidità e impotenza; flogosi mucose orofaringee (afte, stomatite), infezioni di bocca, gola e vie respiratorie (uso esterno).
Posologia: decotto: 20 g in 200 ml di acqua.
Tossicità ed effetti secondari: controindicato in caso di insufficienza renale e di instabilità neurovegetativa; non somministrare durante l’allattamento.
Interazioni con i farmaci: non note.